Dopo mesi e mesi di lockdown, nei quali i consumatori si sono prevalentemente orientati sugli acquisti online c’è il rischio che molti di loro accantonino definitivamente l’idea dello shopping fisico. Se da una parte questa esperienza di consumo piace alle aziende dall’altra c’è il rischio che si riducano drasticamente le vendite negli store territoriali.
Ecco che allora per invogliare la clientela è necessario favorire il ritorno allo shopping, magari utilizzando le ultimissime tecnologie, per coinvolgerla in un’esperienza di acquisto unica. E’ quello che stanno già facendo alcuni luxury brand, attraverso progetti in spazi temporary o con player digitali.
Ne è un esempio l’AR experience tramite la app, proposta da Louis Vuitton a Parigi. Contemporaneamente alla sfilata primavera/estate 2021 il direttore creativo Virgil Abloh ha creato un pop-up in cui i protagonisti sono i personaggi del cartoon Zoooom with the friends. Anche Burberry ha utilizzato la realtà aumentata per presentare la nuova Borsa Olympia nello store di Harrods. Gioco e moda viaggiano insieme, con la creazione di un pop-up con la statua del dio greco Elpis, ispirata alle dimensioni dei personaggi del videogame Pokèmon Go.
La realtà virtuale e quella aumentata sono presenti anche all’interno di Selfridges, altro simbolo dello shopping inglese. Da una collaborazione con Sharp End, è nato un pop-up che porta il consumatore in un mondo fatto di fiori che sbocciano, api e funghetti. Per accedervi è sufficiente utilizzare i codici QR all’interno dello store.
Questa nuova strada per intercettare clienti e portarli in negozio si rivela una strategia fondamentale per contrastare il lungo periodo di chiusura forzata e le sue conseguenze. Dopo la pandemia molte persone continueranno a fare acquisti online e molte altre a lavorare da casa. Rimane il fatto che quando pianificano di andare a fare shopping vorranno vivere una full immersion completa e appagante.